Cosas de plata. Argenti sacri della parrocchiale in Decimoputzu

Presentazione del libro di Stefano Basciu nella Mediateca del Mediterraneo di Cagliari.

Presentazione del libro di Stefano Basciu nella Mediateca del Mediterraneo di Cagliari.

Quando e dove
venerdì 23/12/2016

Cagliari

Presentazione del libro Cosas de plata. Argenti sacri della parrocchiale in Decimoputzu di Stefano Basciu.

Quando - Venerdì 23 Dicembre 2016 ore 17:00
Dove - MEM - Mediateca del Mediterraneo,via Mameli 164 - Cagliari

Con la pubblicazione del libro Cosas de plata. Argenti sacri della parrocchiale in Decimoputzu, l'autore intende portare a conoscenza del vasto pubblico il Tesoro della chiesa di Nostra Signora delle Grazie in Decimoputzu. Si tratta di arredi sacri, prevalentemente in argento, alcuni dei quali ancora oggi utilizzati nelle varie ricorrenze religiose e celebrazioni liturgiche. Questi oggetti, databili tra il XVI-XIX, costituiscono un patrimonio storico-artistico, sociale e culturale di particolare pregio. Alcuni di questi conservano il punzone CA, ovvero il marchio civico di Cagliari, altri la torretta di Genova; in altri si rileva il punzone del noto argentiere cagliaritano Salvador Mamely. Non manca il marchio del famoso argentiere genovese Luigi Montaldo. La ricerca d'archivio effettuata prevalentemente nell'Archivio Storico Diocesano di Cagliari ha inoltre evidenziato altri nominativi di argentieri locali poco noti, o di cui ancora non si aveva conoscenza nella storia degli studi, consentendo di arricchire il quadro delle conoscenze sull'attività degli argentieri che hanno realizzato e/o restaurato opere per la parrocchiale di Decimoputzu e nei paesi vicini. Non tutti i manufatti citati nelle fonti documentarie ci sono pervenuti perché, oltre ai furti sacrilegi, vi era la consuetudine, stanti le difficoltà finanziarie, di dare uno o più oggetti in permuta per produrne e/o acquistarne di nuovi; il motivo è semplice: l'argento si può rifondere e quindi può essere riutilizzato per l'esecuzione di oggetti nuovi. Il catalogo descrive n. 30 oggetti, corredati delle immagini, e per ciascuno l'autore propone la disamina stilistica e le ipotesi di lettura confortate dai dati desunti dalle fonti documentarie.