Venerdì 10 maggio, Cristina Bellemo dialoga con Nadia Paddeu.
“La parola incide poderosamente sulla cognizione della vita; lo studio delle parole, l’attenzione quotidiana al loro uso e alla loro conoscenza viva è ciò che ci fornisce le idee di cui abbiamo necessità per formarci, per svilupparci appieno come umani”.
Sabato 11 maggio, il laboratorio con Nadia Paddeu.
Il termine parola arriva dal latino parabola, similitudine, in greco parabolé dal verbo parabàllo, che significa accostare, mettere accanto.
L’etimologia ci parla in primo luogo di un processo che porta ad accostare un suono e quindi il suo grafema a un oggetto o a un’azione, un significante al suo significato, allo scopo di consentire una comunicazione sociale più o meno complessa.
Ci parla anche di qualcosa che non si ferma alla mera descrizione dell’oggetto o dell’azione, ma gli dà una forma, è un’astrazione simbolica, un’entità creativa capace di generare realtà.
Il laboratorio, pensato come approfondimento dell’incontro con Cristina Bellemo
"La cura delle parole", propone un tempo e uno spazio dedicato a soffermarsi, indagare e registrare la potenza generatrice delle parole nostre e altrui.

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Cagliari
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