La vita davanti a sé

L'incontro di KaraLettura di dicembre è dedicato al romanzo di Romain Gary.

L'incontro di KaraLettura di dicembre è dedicato al romanzo La vita davanti a sé, pubblicato più di quarant'anni fa ma che conserva ancora oggi una godibilissima verve e che risulta ancora attuale per temi e ambientazioni.

Quando - venerdì 15 Dicembre 2017 ore 19:00
Dove - caffé Savoia in piazzetta Savoia - Cagliari

Quando venne pubblicato nel 1975, La vita davanti a sé non passò certo inosservato: parte della critica francese lo demolì, parte lo elogiò; il pubblico dei lettori lo amò dal primo istante. Pochi mesi dopo gli venne assegnato il prestigioso Premio Goncourt ma l'autore (Emile Ajar) lo rifiutò scatenando uno scalpore generale. Cinque anni dopo il famoso scrittore Romain Gary si suicidò, tra le sue carte un testo autobiografico dove si dichiarava che Emile Ajar non esisteva, era un suo pseudonimo. Questo fatto rinnovò l'interesse per il romanzo e per lo scrittore. Romain Gary era uno scrittore famoso ma ormai in declino mentre i romanzi di Emile Ajar erano molto apprezzati. Inoltre Romain Gary rappresentava un caso letterario unico in Francia, infatti aveva vinto già il premio Goncourt nel 1956 e quindi con "La vita davanti a sé" lo aveva vinto per la seconda volta.

La vita davanti a sé è ambientato a Parigi negli anni '60, nel quartiere multietnico di Belleville. Protagonista Momò, bambino di origine maghrebina che ci racconta la sua vita con un gergo da banlieu. Momò vive in una specie di casa-famiglia gestita da Madame Rosa, una ebrea polacca sopravvissuta ad Auschwitz ed ex prostituta. Momò e tutti i bambini della casa famiglia sono figli di prostitute. La narrazione di Momò è molto divertente ma l'umorismo non nasconde l'amarezza di fondo. Vent'anni prima di Daniel Pennac, Romain Gary descrive la gente di Belleville: uomini e donne di diversa origine tenuti a distanza dai benpensanti francesi ma che dimostrano una umanità, generosità e solidarietà ammirevoli.