Le ragazze sono partite

Giacomo Mameli presenta il suo libro nella biblioteca universitaria di Sassari.

Presentazione del libro Le ragazze sono partite di Giacomo Mameli

Quando - Giovedì 19 ottobre 2017 ore 17:30
Dove - Biblioteca universitaria, Piazza Fiume - Sassari
Con la partecipazione di Domitilla Mannu

L'evento è proposto in collaborazione con il Club Inner Wheel Sassari Centro.

Giacomo Mameli,(Perdasdefogu 1941),è uno dei migliori giornalisti sardi della sua generazione, scrittore, direttore del mensile Sardinews.
Laureato in Sociologia, alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri e Carlo Bo Quattro paesi, un'isola. È direttore artistico del festival letterario "Settesere, Settepiazze, Settelibri" a Perdasdefogu. Nella sua narrazione si è inventato una lingua, un passo dal dialetto, con costrutti, stilemi, mix di parole, posizionamento degli aggettivi, intonazioni che mimano da vicino la lingua parlata dai sardi, per lo meno dai sardi che usano il linguaggio della comunicazione domestica, l'ibrido fatto di sardo e italiano ormai inestricabilmente miscelati. Ne scaturisce un timbro realistico, di verità, che è diventato, libro dopo libro, la caratteristica della scrittura di Giacomo Mameli.

Le ragazze sono partite: la storia di una ascesa sociale, individuale e di gruppo. Dietrina, Clelia, Evelina, Maretta, Erminia, Bonaria, Silvana, Carrula, sono alcune delle protagoniste del libro di Giacomo Mameli, ragazze che emigrano in particolar modo da Perdasdefogu, verso il continente, a Roma e Milano, a partire dal secondo dopoguerra, per fare "le seraccas" (le serve) presso alcune famiglie benestanti. Una narrazione corale, un intreccio di storie di donne nell'arco di più generazioni, che partono e raccontano la loro esperienza migratoria. In questo libro le donne sono narrate come protagoniste. L'autore mostra una non comune capacità di entrare nei mondi femminili, di dar voce alle donne, di umanizzare i personaggi e la narrazione tanto che sembra di vivere con Pietrina e con le altre donne dentro alle loro storie. Storie esemplari, che parlano più di saggi di sociologia come afferma Martina Giuffrè, antropologa non sarda, allieva del grande studioso cagliaritano Pietro Clemente, che spiega alla luce delle recenti ricerche australiane e statunitensi, il fenomeno dell'acculturazione delle ragazze partite senza valigia (senza: perché tanto povere che le poche cose personali stavano nel lenzuolo a mo' di sacca, da portare sulle spalle). Un libro emozionante pieno di dettagli concreti che delineano il senso drammatico della rottura tra i due mondi, il dolore dello strappo, la nostalgia inestinguibile del paese e dell'infanzia.