"Il golfo a semiluna" di Giampiero Enna

Mercoledì 20 novembre 2024 alle ore 18.00 presso la Sala Centro Servizi Culturali UNLA Via Carpaccio, 9 - ci sarà la presentazione del libro.

Oristano, Centro Servizi Culturali UNLA, Sala polivalente
Oristano, Centro Servizi Culturali UNLA, Sala polivalente
Mercoledì 20 novembre 2024 alle ore 18.00 presso la Sala Centro Servizi Culturali UNLA Via Carpaccio, 9 - ci sarà la presentazione del libro.


Quando e dove
mercoledì 20/11/2024

Oristano

Dialogano con l'Autore, Sabrina Sanna e Antonio Pinna.


Il libro
Il golfo a semiluna è un racconto su Oristano e i paesaggi della bassa valle del fiume Tirso: il golfo, il mare, gli stagni, le paludi, i fiumi, le peschiere. L’autore è cresciuto in quei luoghi, ne conosce la storia e le trasformazioni. Oltre che storico il suo è anche uno sguardo affettivo e partecipe. Nel libro c’è la storia di Màriu, dei pescatori della peschiera di Pesaria, degli abitanti ‘e su Brugu di Oristano: contadini, giorronaderis, artigiani, pescatori, spadoneris, pescatori di frodo. Sono uomini e donne che spesso vivono miseramente nello stesso lembo di terra, costretti ad emigrare in cerca di lavoro. Accanto a loro, si trovano religiosi, nobili, benestanti, signorotti locali che lottano per il potere. Chi erano? Come vivevano? Chi era Peppi Enna a cui gli oristanesi intestarono una via? Chi ricorda le carestie e la rivolta del grano del 1794? Chi erano is spadoneris che contendevano l’uso degli stagni ai legittimi proprietari con l’unico espediente allora possibile: il furto? Nel ripercorre quella storia l’autore si serve dell’aiuto di Peppinettu, esperto di archeologia, indipendentista; Pedru Mattaneddu, storico barbiere, che conosce gli abitanti ‘e s’arruga ‘e Peppi Enna: Boll’e pezza, Antoni Bellu, Arrafiei, Peppi Cascioni. Oggi di quei luoghi ci restano gli antichi nomi, di quella città i pezzi delle mura, torri, volte a cupola, archi, i mattoni con cui sono stati realizzati, le cromie dei tramonti, e quell’insieme di sensazioni struggenti che ci procurano le antiche chiese, gli angoli soleggiati dei viottoli del centro. Sono forse le uniche cose che ancora resistono alle pizzerie, friggitorie, gelaterie e B&B.

Info
 iniziativecsc@centroserviziculturali.it