Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace

A Sassari, per Éntula di Lìberos, presentazione del libro di Tiziana Barillà.

A Sassari, per Éntula di Lìberos, presentazione del libro di Tiziana Barillà.

Quando e dove
mercoledì 21/11/2018

Sassari

A Sassari, per Éntula di Lìberos, si terrà la presentazione del libro di Tiziana Barillà, Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace (Fandango Libri).
Con Maria Paola Curreli, coordina Luigi Coppola.

Quando - 21 novembre 2018, ore 18.00
Dove - Camera di Commercio IAA di Sassari, via Roma 74,

Il libro - Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace
Primavera 2016, la prestigiosa rivista americana Fortune, come di consueto, pubblica la lista dei 50 World Greatest Leaders, gli uomini e le donne più influenti al mondo. Insieme a Papa Bergoglio, Angela Merkel, Aung San Suu Kyi, Obama e Bono Vox, al quarantesimo posto, c'è lui, Mimmo Lucano. Il sindaco di un piccolissimo comune calabrese, Riace. È l'unico italiano nella lista. Gli Stati Uniti ci costringono a una sveglia improvvisa. All'estremo sud d'Italia, ai piedi dell'Aspromonte, in piena Locride, c'è il sindaco migliore del mondo. Lui la chiama “l'utopia della normalità”. Iniziata nel 1998 con il primo sbarco di curdi a Riace, da quando è sindaco, il suo comune ha ospitato più di 6.000 immigrati che hanno ripopolato la sua piccola cittadina. Un quarto dei suoi concittadini non sono nati in Calabria: arrivano dall'Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, hanno rischiato la vita attraversando il Mediterraneo e a Riace hanno trovato una casa. C'è chi fa da traduttore, chi si prende cura delle piante del centro storico, chi fa la raccolta differenziata con un carretto trainato da un asino e chi si prende cura della pulizia della spiaggia di Riace marina. Un modello, quello di Riace, che è stato esportato in altri comuni della Locride e che in un momento storico dove si alzano muri e si ripristinano frontiere, sembra non solo essere una speranza di un futuro migliore, ma una reale alternativa economica. Attraverso incontri, viaggi e la condivisione di un'appartenenza territoriale e ideologica, Tiziana Barillà ci consegna un ritratto approfondito.

L'autrice - Tiziana Barillà
Dice di sé: sono nata a Reggio Calabria nel 1979, mentre Berlinguer attacca Andreotti rompendo il compromesso storico, l'Italia è travolta dagli scandali e le Brigate rosse alzano il tiro. Ma, in quell'anno, arriva al cinema Apocalypse now di Francis Ford Coppola, i Pink Floyd pubblicano The Wall e viene debellato il vaiolo. Sono cresciuta in riva allo Stretto durante la seconda guerra di 'ndrangheta della mia città che ha seminato 700 morti. Ho iniziato a scrivere presto, imbrattando qualunque supporto cartaceo e non. Nel frattempo ho preso una laurea in Scienze politiche all'università di Messina e mi sono destreggiata tra mille e più lavori. Ho resistito alla forza di gravità dell'emigrazione fino al 2007, quando ho lasciato la mia città per trasferirmi a Roma. In questi anni ho scritto con ostinatezza e non pochi sacrifici, finché il settimanale Left mi ha presa sul serio. Adesso sono una giornalista professionista, scrivo di politica, migranti, lavoro, diritti umani. E musica, l'incantesimo che mi consente di alleggerire la vita. Nell'aprile 2016 ho pubblicato Don Quijote de la Realidad. Ernesto Che Guevara e il guevarismo (edizione Bookabook).

Qui i dettagli dell'evento.

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